Cosa otteniamo attraverso il metodo T.R.C.
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- Diminuzione dell’infiammazione
- Diminuzione della frequenza cardiaca;
- Miglioramento della digestione;
- Miglioramento della funzionalità intestinale;
- Miglioramento della circolazione;
- Miglioramento della sfera sessuale;
- Miglioramento della fase del sonno
- AUMENTO DELLA PRODUZIONE ENERGETICA
Veloce – Efficace – Duraturo, la T.R.C. non presenta controindicazioni all’espletamento.
Tale tecnica (metodo MABAR) assicura effetti benefici su tutto il corpo dalla testa alle gambe. Rigidità muscolari, dolori articolari in genere ed in particolare della colonna vertebrale (flessibilità corporea).
Si parte dal presupposto che la Salute Cellulare dipende da 2 fattori:
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- Produzione di Energia
- Capacità di detossicazione
Soffermandoci sul primo fattore, la Produzione di Energia, possiamo affermare che l’elemento essenziale per produrla è l’Ossigeno. E’ anche il primo elemento essenziale alla vita. Ovvero senza un giusto e adeguato apporto di ossigeno la cellula, noi siamo un organismo pluricellulare, è in difficoltà nel produrre energia. La cellula che non produce energia muore.
L’ossigeno è il comburente per eccellenza che combinandosi con il glucosio (carburante) crea energia.
Quindi andiamo a spiegare cosa è e i benefici che produce la T.R.C. e come può aiutarci nel mantenee e migliorare la nostra salute/benessere generale.
T.R.C.
La T.R.C. è un mix di esercizi isotonici – isometrici – distensivi, effettuati in respirazione diaframmatica profonda “APNEICA” che coinvolge diversi distretti muscolari corporei.
L’effetto finale è una iperossigenazione del sangue che idoneamente veicolato nel muscoli interessati all’esercizio attiverà la combustione locale del grasso corporeo e svilupperà UNA MAGGIORE PRODUZIONE ENERGETICA.
Ciò porterà ad un dimagrimento con contemporaneo rassodamento, rimodellamento e RAFFORZAMENTO muscolare locale e generale. Ideale affiancato al riscaldamento pre gara o allenamento e per il recupero dopo la gara e l’allenamento. Ottimo per il recupero dopo un infortunio.
La T.R.C. ci permette, grazie alla contrazione della zona addominale, che avviene in ogni esercizio, di stimolare il Nervo VAGO che è il principale rappresentante delle fibre nervose che costituiscono il Sistema Nervoso Parasimpatico (ramo del Sistema Nervoso Vegetativo o Autonomo deputato alle risposte involontarie)
Il Sistema Parasimpatico stimola la quiete, il rilassamento (aiutando a controllare lo stress e le ansie), il riposo, la digestione e l’immagazzinamento di energia;
Presiede al sistema di adattamento noto come “riposo e digestione” (in inglese è “rest and digest“), che caratterizza i momenti di routine e le attività tranquille del vivere quotidiano.
La sollecitazione del Sistema Nervoso Parasimpatico può comportare: il restringimento della pupilla , l’aumento delle secrezioni digestive (da quelle salivari, gastriche e biliari a quelle enteriche e pancreatiche), l’incremento dell’attività peristaltica (promuovendo la motilità della parete intestinale), la diminuzione della frequenza cardiaca, la contrazione dei muscoli bronchiali (cioè dei Bronchi), il rilassamento dello sfintere vescicale (quindi facilita la Minzione), la dilatazione dei vasi sanguigni presenti sui muscoli scheletrici e la stimolazione dell’erezione (ossido nitrico).
Lo svolgimento della tecnica nelle ore del tardo pomeriggio porta, esperienzialmente, ad un vero riposo profondo notturno. Quindi molto utile per che soffre di insonnia di tipo 1 e 2.
Poco più di un decennio fa, si è scoperto che l’attività colinergica efferente del vago, sopprime i livelli di citochine pro-infiammatorie (TNF, iL-1β e iL-18 prodotte dai macrofagi, su stimolo lipopolisaccaride).
“Qualunque dolore, sofferenza o malattia cronica, è causato da una insufficiente ossigenazione cellulare che a sua volta porta a riduzione della sintesi di ATP”
Arthur C. Guyton, M.D. 1919-2003 Autore del testo Fisiologia Medica
“Causa principale del cancro è il passaggio dalla normale respirazione delle cellule del corpo in presenza di ossigeno ad una respirazione cellulare anaerobica (senza ossigeno)”
Dr. Otto Warburg 1883-1970 Premio Nobel 1931 Fisiologia-Medicina