Scoperta nel 1964 da George Goodheart, rinomato chiropratico di Detroit (USA), la “Kinesiologia Applicata” consente all’operatore di evidenziare e correggere gli “squilibri energetici” strutturali, metabolici e psichici dell’individuo utilizzando dei “Test Muscolari”.
Il Test Muscolare: Una Finestra sui Processi Energetici dell’Organismo
Il “Test Muscolare” consiste nell’applicare una leggera e attiva pressione sul muscolo da esaminare che, così stimolato, darà una risposta “debole“, “normale” o “forte“. Tale variazione nella risposta è collegabile a ipo, normo o iperfunzione energetica dell’organo e del meridiano correlato al muscolo testato, secondo la codificata triade “muscolo-organo-meridiano”.
Estremamente semplice, rapida, pratica, affidabile, efficace, economica, esente da controindicazioni ed effetti collaterali, non invasiva, la Kinesiologia Applicata ci fornisce in “diretta” un “biofeedback” personale non strumentale.
Se da detto esame emergono situazioni di squilibrio, il Kinesiologo provvede a riequilibrarle a monte, e non solo a valle, mediante tecniche manuali appropriate, con scelte, modalità e priorità verificabili sempre secondo il test muscolare.
In tal modo, il bilanciamento energetico è strettamente correlato alle reali necessità individuali del corpo: es. un muscolo precedentemente testato come debole, con la correzione appropriata si rafforza.
Focus su Kinesiologia Applicata: Test Specifici
Del muscolo non si testa mai la sua forza intrinseca bensì la sua ininterrotta capacità nel ricevere “energia” durante lo stimolo fisico, verbale, emotivo o di altro tipo.
Non ci si focalizza mai su sintomi specifici ma si evidenziano e correggono squilibri in tutto il “Sistema” Uomo!
Oggi, tramite la Kinesiologia Applicata, vengono fatti anche test per:
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- intolleranza alimentare
- fiori di Bach
- medicinali omeopatici – fitopreparati
- medicinali allopatici
- sostanze tossiche
- vitamine, minerali, nutrienti vari
- alimenti
- etc etc
Integrazione della Kinesiologia Applicata con Altre Pratiche Naturali
La Kinesiologia Applicata non può e non vuole sostituirsi alla Medicina Convenzionale, può invece integrarla secondo un concetto “olistico“.
Si sposa molto bene, inoltre, con altre tecniche di Naturopatia come :
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- Medicina Tradizionale Cinese
- Agopuntura
- Auricoloterapia
- Iridologia
- Cromoterapia
- Osteopatia
- Chiropratica
- Riflessologia Plantare
Localizzazione Terapeutica: Un’Indagine Innovativa
La Localizzazione Terapeutica (TL), scoperta sempre da George Goodheart, si presenta come una “tecnica di indagine che mette in evidenza problematiche disfunzionali in varie parti del corpo“.
Assolutamente indipendente dalla volontà del paziente e del terapeuta, la TL consiste nell’ “utilizzare le dita del paziente come una “sonda” alla ricerca di zone del corpo disfunzionate”.
Del tutto non invasiva, senza controindicazioni, non iatrogena, unica e originale nel suo genere, la TL “se evidenzia una di queste zone determina un cambiamento di forza nel muscolo testato Kinesiologicamente: se debole il muscolo si rafforza, se forte si indebolisce; tale effetto cessa non appena le dita vengono tolte”.
Il ritrovamento di una di queste zone definisce il punto toccato come positivo e, quindi, la Localizzazione Terapeutica come positiva.
In parole povere, le due eventualità, rafforzamento o indebolimento del muscolo, di uguale significato, vengono definite TL positiva.
La risposta, comunque, ottenuta con una Localizzazione Terapeutica ha sempre un valore generico: essa rivela dove si trova il problema, ma non specifica che cosa non funziona.
Rivelando solo dove è localizzato il problema ma non specificando di quale problema si tratti, la TL, nonostante la sua efficacia, la si deve abbinare ad altri procedimenti diagnostici, per poter trarre le conclusioni finali.
In altre parole, essa non va sopravvalutata.
Una risposta positiva alla TL, infatti, non da una “diagnosi specifica” ma segnala solo la presenza di una zona attiva. La TL, quindi, non una forma ma soltanto un mezzo “diagnostico” pronto ad essere comparato con qualsiasi altro mezzo diagnostico disponibile, secondo i canoni della “non specificità”.