Talento si nasce, campione si diventa
Ormai è una consuetudine. Direi da molti anni. Visitando decine di società sportive. Chi gestisce una squadra di calcio, (ma potrei dire di qualsiasi sport, il calcio è la mia passione) molto spesso, è convinto che più paghi un giocatore, maggiore sia la possibilità di raggiungere risultati. Con certezza posso affermare che questa non è la regola. Invece posso sostenere che “Talento si nasce, Campione si diventa”. Sicuramente alla base ci deve essere un minimo di attitudine alla specifica disciplina e passione per quello sport. Molte squadre e organizzazioni sportive tendono a concentrarsi e a investire pesantemente nell’acquisizione di giocatori costosi, pensando che il denaro possa garantire il successo. Tuttavia, la realtà è che il successo dipende da una serie di fattori tra cui l’aspetto della funzionalità biochimica e delle emozioni del giocatore. I veri campioni non sono solo coloro che hanno talento ma coloro che sono disposti a “prepararsi a vincere”.
Quindi, mentre l’acquisto di giocatori talentuosi può contribuire, forse, al successo di squadra, “prepararsi a vincere” sicuramente contribuirà a raggiungere risultati continuativi.
“Ciò che conta non è la volontà di vincere: quella ce l’hanno tutti. Ciò che conta è la volontà di prepararsi a vincere”. (Paul “Bear” Bryant)
“il campione fra anima e corpo”
È luogo comune pensare che con i soldi si può comprare tutto. Sicuramente i beni materiali ma non il benessere della mente e del corpo.
Gli “uomini” non funzionano a gettoni come le macchine, essi hanno un corpo e per di più un’anima. Quindi biochimica e psiche. Quindi efficienza fisica e emozioni/ sentimenti che caratterizzano moltissimo la salute dell’individuo stesso.
Guardando la persona da un punto di vista olistico, l’uomo non può trascurare ne uno ne l’altro aspetto per raggiungere il vero benessere. La pancia e il cervello hanno stesse molecole.
Noi siamo un network non siamo fatti a compartimenti stagni.
La mente influenza il corpo e il corpo influenza la mente, in mezzo ci sono anche il sistema endocrino e sistema immunitario.
Il sostegno psicologico può prevenire o aggredire alla nascita fobie, irrequietezze emotive e insicurezze affettive; una mirata nutrizione può sviluppare maggiore energia, aiutare a superare gli stati depressivi, gli stati d’ansia ad elevare la lucidità mentale e la prontezza di riflessi.
Pensiamo che non si può evitare tale supporto nella misura in cui non vengono slatentizzate le potenzialità di un individuo attraverso un assetto ben definito e costante di stimoli da far recepire alla stessa persona che magari nasconde timidamente dentro di lui un grandissimo potenziale di uomo e/o di donna che gli permetta di raggiungere grandi traguardi di natura emotiva, affettiva e professionale.
Diventa fondamentale in questo percorso aiutare il soggetto a ricercare la motivazione verso l’autostima, prerogativa fondamentale per volersi bene davvero.
ciao evisio