L’impostazione naturopatica vede nella tossilinfemia, ovvero nell’intossicazione della linfa e del sangue, la causa principale dei diversi disturbi.
La Tossilinfemia deriva dal tentativo non riuscito da parte del corpo di eliminare gli scarti metabolici che, accumulandosi, causano quindi un sovraccarico.
Vi sono due tipi di sovraccarico: mucosi (sostanze colloidali) e acidosi (sostanze cristalloidi).
Le sostanze colloidali causano iperviscosità sanguigna, per cui utilizzeremo varie tecniche tra cui i drenaggio della linfa, utile per contrastare questa iperviscosità e il conseguente rallentamento della circolazione linfatica.
Squilibri da sovraccarico colloidale: rinofaringite, bronchite, eczema umido, leucorrea (vagina-utero è, infatti, un emuntorio).
Le sostanze colloidali, mucoidi, le colle devono essere drenate da emuntori specifici: il fegato e l’intestino.
Una pianta amica
Il peperoncino contribuisce ad eliminare le sostanze colloidali che si trovano a livello circolatorio, nell’apparato intestinale e nell’albero respiratorio, dove si riscontra muco depositato, in caso di sovraccarico.
Un secondo tipo di tossilinfemia è causato dall’eccesso di sostanze cristalloidi.
I cristalli derivano dal metabolismo:
dell’acido urico, dell’acido piruvico e dell’acido ossalico.
Nell’eccesso di acidosi causata dall’acido urico affrontiamo un sovraccarico di proteine animali. Anche i vegetariani possono andare incontro a un sovraccarico acido con un eccesso di birra oppure soia o legumi.
L’acido ossalico deriva da un eccesso di zuccheri. Lo zucchero tende a fermentare a livello intestinale, soprattutto nella parte destra del colon, quello ascendente.
L’acido piruvico deriva dal metabolismo incompleto dello zucchero raffinato. La carenza di vitamina B1, manganese, ossigeno e altri elementi determina durante le fasi del processo metabolico un accumulo di acido piruvico. L’acido piruvico si localizza nelle fibre ortosimpatiche, per cui produce irritabilità, nervosismo, tremori. Sarà quindi necessario evitare gli zuccheri e i carboidrati raffinati e utilizzare come supporto il manganese, l’ossigenarsi adeguatamente e le vitamine del gruppo B che agiscono in sinergia tra loro. (proseguire col leggere l’articolo “L’effetto tampone”)